Una vigna che sale sul dorso di un colle fino a incidersi nel cielo, è una vista familiare, eppure le cortine dei filari semplici e profonde appaiono una porta magica. Sotto le viti è terra rossa dissodata, le foglie nascondono tesori, e di là dalle foglie sta il cielo. È un cielo sempre tenero e maturo, dove non mancano – tesoro e vigna anch’esse – le nubi sode di settembre. Tutto ciò è familiare e remoto, infantile, a dirla breve, ma scuote ogni volta, quasi fosse un mondo. …
(C.Pavese, La Vigna)
La vite è una pianta arborea rampicante che per crescere si attacca a dei sostegni (tutori) mediante i viticci; se la pianta non viene potata può raggiungere larghezze ed altezze notevoli attaccandosi agli alberi, su pareti rocciose, o coprendo il suolo. È dotata di un apparato radicale molto sviluppato, che può superare anche i 10 metri di lunghezza. Ha un fusto che può raggiungere una lunghezza notevole da cui si dipartono numerosi rami, detti tralci. Le foglie, dette pampini, con la forma di un palmo della mano, sono semplici e costituite da cinque lobi principali più o meno profondi, su una forma di base a cuore. Le foglie sono un carattere distintivo molto importante per il riconoscimento dei vitigni delle varie specie, e all’interno della vite coltivata europea. I frutti sono delle bacche (acini) di forma e colore variabile raggruppati in grappoli.